Arena Melozzo
PIAZZALE DEGLI AMBROGI, 7
Il prato che d’estate diventava cinema
Dietro una piccola porticina d’ingresso, in apparenza anonima, si celava un ampio e arioso spazio verde: era l’ex Arena della Trinità, un luogo che durante la bella stagione si trasformava in platea cinematografica a cielo aperto, con proiezioni sul grande muro bianco di fondo.
Il prato, appartenente alla parrocchia della SS Trinità, nei mesi estivi prendeva temporaneamente il posto del campo da calcio tanto amato dai bambini, che erano costretti a cedere il terreno – spesso dopo una ripulita dalle pallonate – alla magia del cinema estivo.
Voluta da don Secondo Poni, l’arena parrocchiale nacque per offrire intrattenimento e comunità durante le sere d’estate. Faceva parte di un circuito di quattro arene estive molto frequentate a Forlì, accanto all’Arena Forlivese, all’Arena Centrale e all’Eliseo, oggi l’unica ancora attiva.
Il nome “Arena della Trinità” non fu scelto a caso: deriva infatti dalla Chiesa della SS Trinità, vicinissima all’arena, all’interno della quale è sepolto Melozzo degli Ambrogi, celebre pittore forlivese del Quattrocento.
La tomba di Melozzo era stata dimenticata nei secoli, fino al 1937, quando lo storico dell’arte Rezio Buscaroli ritrovò a Bologna un antico manoscritto che ne indicava esattamente la posizione: “contro la base della seconda colonna, a sinistra entrando in chiesa”.
Oggi, con Zardin, riviviamo le tracce di questa storia dimenticata, dove il verde di un prato si faceva cinema, e la memoria del territorio si intreccia con l’arte, la cultura e la vita quotidiana di Forlì.