ANIMG - Casa del Mutilato
VIA MARONCELLI, 3
Quando l’architettura razionalista incontra la memoria e il mistero
A pochi passi dal centro di Forlì, tra le geometrie severe dell’architettura anni Trenta, si staglia un edificio dalla doppia anima: l’ex Casa del Mutilato, dedicata all’eroe di guerra Fulcieri Paulucci di Calboli. Progettato dall’architetto Cesare Bazzani e impreziosito da decorazioni scultoree di Roberto De Cupis, l’edificio è un manifesto del razionalismo italiano, costruito per onorare chi aveva subito le ferite della guerra.
Le sue decorazioni non lasciano dubbi sul tema: fregi con elmetti, spade corte, lance e filo spinato ornano le finestre e il portale, trasmettendo un messaggio chiaro – forza, valore e sacrificio.
All’interno, lo sguardo è catturato da un atrio monumentale, rivestito in marmi policromi, dove troneggiano i busti di Cesare Battisti e dello stesso Paulucci di Calboli. Al primo piano si trova il museo “Dante Foschi”, che conserva cimeli storici delle due guerre mondiali e della guerra d’Etiopia, offrendo una narrazione intensa e toccante del Novecento bellico italiano.
L’edificio è anche sede dell’ANMIG – Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, una realtà nata per volontà di figure come Paulucci di Calboli, con l’intento di sostenere il reinserimento dei reduci nella società.
Ma c’è di più. Oltre la memoria ufficiale, si cela una storia meno conosciuta. Prima della sua attuale destinazione, l’edificio ospitava le riunioni della loggia massonica “Aurelio Saffi”. Un indizio di questo passato è custodito ancora oggi dietro lo scalone d’ingresso: una porta nascosta che conduce a un cortile interno e da lì, a una via di fuga secondaria, pronta all’uso nel caso in cui la loggia venisse scoperta.
Zardin vi invita a osservare non solo ciò che è esposto, ma anche ciò che resta celato tra i muri: perché ogni edificio ha due storie, quella che racconta e quella che sussurra.