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Giardino Botanico La Cócla

VIA ANDRELINI, 59

Un giardino nascosto tra natura, storia e memoria

Partiamo dal nome: cos’è una cócla? No, non è un colore e neppure qualcosa da mangiare. In dialetto romagnolo, “cócla” è lo scricciolo, il più piccolo – ma vivace – abitante alato del giardino.

Zardin ti porta alla scoperta di un luogo speciale nel cuore di Forlì: il Giardino La Cócla, oggi sede del Centro di Educazione Ambientale (CEA), gestito con passione dalle Guardie Ecologiche Volontarie (GEV).

Questa oasi urbana nasce su un’area che fino agli anni ’60 ospitava il Brefotrofio Provinciale, struttura dedicata ai bambini nati fuori dal matrimonio, attiva fin dal 1928. Tra le sue mura si consumò anche una pagina buia della storia: durante l’occupazione nazista, fu luogo di prigionia e tortura per i dissidenti politici. Dagli anni ’60 agli ’80, l’edificio ospitò poi una scuola materna.

Solo nel 1993, la Provincia decise di dare nuova vita a quest’area, trasformandola in uno spazio verde aperto alla cittadinanza. Oggi, grazie al lavoro delle GEV, La Cócla è un piccolo paradiso naturale, ricco di specie animali e vegetali, e uno dei luoghi segreti che Zardin ama raccontare.

Lo stagno centrale ospita piante acquatiche, libellule, rane e persino qualche germano reale. I semi e i frutti attirano uccelli come merli, pettirossi, cince e naturalmente... le “cócle”. Il giardino è anche popolato da piante officinali e tintorie, che colorano lo spazio e attirano farfalle, api e impollinatori.

Ma non finisce qui: scoiattoli, ricci e anche qualche gatto curioso del vicinato fanno visita di tanto in tanto, rendendo questo spazio urbano ancora più vivo.

Con Zardin, La Cócla è un invito ad ascoltare la natura in città, tra memoria storica e biodiversità.