Villa Gesuita
VIA CAPRERA, 38 | Solo sabato
Un Viaggio tra Sociale, Storia e Tradizione
Situata in viale dell'Appennino 373 a Forlì, Villa Gesuita è una tipica dimora signorile di campagna che affonda le radici nei primi anni del Settecento. Con una planimetria che risale al 1663, oggi conservata al Museo Nazionale di Parigi, la villa si distingue per la sua eleganza e il suo ricco patrimonio storico. Costruita su due piani con un sottotetto, quest’ultimo ospitava gli appartamenti della servitù, i cuochi e i camerieri, che avevano accesso alla cucina tramite una scala a chiocciola in ferro battuto, ancora oggi visibile come capolavoro artigianale.
Il parco della villa, una vera oasi verde, è stato progettato secondo lo stile all'inglese, con pioppi, tigli secolari, rubini, aceri, platani e alberi di Giuda che creano una barriera naturale dal rumore circostante. Questo angolo di tranquillità prende il nome dall’ordine dei Gesuiti, che utilizzavano la residenza come soggiorno estivo. Con la soppressione dell’ordine nel 1773 e la successiva vendita da parte di Napoleone, la villa venne acquistata dai Conti Bezzi e in seguito divenne proprietà del tenore Angelo Masini nel 1883.
Masini, nato a Forlì nel 1844, divenne famoso per la sua voce straordinaria e per i suoi successi internazionali, in particolare in Russia, dove fu molto amato dallo Zar Nicola II. Pur acquistando Villa Gesuita, non vi risiedette mai stabilmente, dedicandosi a una carriera musicale che lo portò in giro per il mondo. Quando Masini morì nel 1926, la villa fu ereditata dal nipote Raul Masini Risi, che trasformò la dimora in una splendida residenza, arredandola con mobili pregiati, antichi quadri e ricordi di famiglia.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Villa Gesuita divenne una sede di comando, prima delle forze tedesche, poi degli alleati polacchi, subendo danni significativi. Alcuni reperti bellici sono ancora visibili nelle mura e nell'oratorio. A partire dal 1947, la villa divenne anche un centro educativo per la catechesi dei bambini, con messa celebrata nell'oratorio consacrato dedicato a San Giuseppe, che ancora oggi viene aperto una volta all'anno, il 19 marzo, in occasione della festa di San Giuseppe.
Nel 1978, Raul Masini Risi, senza eredi, lasciò la villa e i suoi terreni alla Parrocchia di San Pio X, con l'espressione del desiderio che la villa fosse utilizzata per il gioco e il tempo libero dei bambini. Nonostante i furti che nel 1974 privarono la villa di alcuni oggetti di valore, il suo fascino e la sua storia rimangono un punto di riferimento culturale e sociale per la comunità di Forlì.